" È bizzarro che si pensi a pianificare il rientro al lavoro dei genitori e non la cura dei loro figli, se saranno - come sembra - ancora confinati in
casa.
Milioni di bambini da uno a 11 anni per mesi (non sappiamo ancora quanti) non solo hanno
perso la scuola, ma hanno anche
perso la strada, i coetanei, il correre in bici, il gioco libero e in compagnia."
Così scrive Raffaele Iosa, ex maestro e direttore didattico, su "Aprite gli occhi" di Vita.
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