Il rapporto Censis è costruito, ogni anno, intorno a un filo conduttore che, talora sintetizzato in un fortunato slogan, offre una interpretazione dei processi osservati; ‘la giravolta della storia’ del rapporto 2020 dava il senso dello smarrimento, ma suggeriva nello stesso tempo alcune prospettive; il rapporto 2021, negli 11 titoletti[1] delle considerazioni generali, conferma un persistente senso di smarrimento, ma anche una difficoltà di indicare, con un minimo di chiarezza, una o più prospettive. Si evidenziano piuttosto gli ostacoli verso una effettiva ripresa, la mancanza di un progetto generale e di progetti settoriali capaci di indirizzarla in forme unitarie, che non siano semplicemente l’effetto di un rimbalzo, inevitabile dopo la rovinosa caduta »provocata dalla pandemia.
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