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La DAD nel concreto e nell'oggi pare funzionare poco e male! Ma non va condannata come metodologia innovativa e di per sé.
È l'utilizzo odierno, calato ex abrupto in un sistema impreparato, da una parte (insegnanti) e dall'altra (alunni), e in un contesto abbastanza drammatico, se non del tutto drammatico!
Così Giuseppe Biati, sulla sua pagina Facebook l'8 novembre 2020, ha socializzato il suo pensiero in merito alla didattica a distanza che, a seconda dell'area definita dal Dpcm 3 novembre 2020, sta coinvolgendo le scuole secondarie di secondo grado, alcune classi della scuola secondarie di primo grado e, qua e là, anche gruppi di alunni della scuola primaria.
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