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Dai monitor alla scuola di domani

Immagine del redattore: direttoredirettore

Non si placa la polemica sulle modalità del ritorno tra i banchi. Tutti con la mascherina?Plexiglass a separare alunno da alunno? Lezioni in cinema e teatri? Per immaginare come potrà funzionare, nel concreto bisognerà attendere le linee guida del ministero dell'Istruzione.

Intanto

  • Massimo Clementi, ordinario di Microbiologia e Virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, avanza una proposta: "Ho visto le immagini della scuola che ha riaperto in Giappone e non c'era una mascherina. Tutti i bambini, anche piccoli, indossavano una visiera di plastica. Mi è piaciuta questa scelta. Secondo me è un modo migliore per cercare anche di educare i bambini". 

  • la viceministra Anna Ascani esulta su Facebook: "Mi arrivano foto e video da tutta Italia sull'ultimo giorno di scuola, all'aperto e in sicurezza. Sono felice che questa idea sia stata accolta da così tante amministrazioni comunali, che ringrazio insieme a tutti i docenti e dirigenti scolastici. Alla fine di questo anno scolastico, per molti anche la fine di un percorso, ci ho tenuto a ringraziare e salutare tutti i ragazzi, perché anche loro sono stati eccezionali"

  • Clelia Dispenza, dell'Università degli Studi di Palermo, professoressa di chimica presso il Dipartimento di Ingegneria, spiega che si usa il plexiglas per le barriere di protezione anti-Covid perché è "trasparente, resistente all'impatto, facile da pulire, leggero, può essere tagliato e termoformato, forato" e poi "perché è un materiale non tossico".

  • Social, blog, pagine di quotidiani ci consegnano spaccati di vita scolastica, riflessioni su una scuola cambiata, di studenti "scoperti" o "ritrovati" e desideri, come leggiamo in un articolo su "il Manifesto", di una scuola ancora "luogo collettivo" in cui "non sono solo gli insegnanti a insegnare ma un’intera comunità educante fatta del vicino di banco, dell’amica, del gruppo classe."

Con il voto della Camera, dopo sceneggiate, ostruzionismo, striscioni per la "bocciatura" della ministra, dichiarazioni di voto all'insegna del "Prevedo a settembre il caos nelle scuole" e raccomandazioni al Governo per tenere in considerazione problemi ancora da affrontare, il Decreto legge sulla scuola ha concluso l'iter parlamentare, è diventato legge e la ministra Lucia Azzolina ha assicurato di essere già al lavoro per la riapertura delle scuole a settembre, secondo condizioni ancora tutte da definire: orari flessibili e ingressi scaglionati, visiere al posto delle mascherine, pulizia continua delle superfici, possibili lezioni all’aperto e divisori in plexiglass tra i banchi?

Ma anche procedure per l'assunzione, straordinaria e ordinaria, del personale docente, per la nuova valutazione nella scuola primaria basata su "giudizi descrittivi" e indicatori "di livello", per le nuove graduatorie provinciali per le supplenze, per l'edilizia scolastica, ...

Tanto lavoro, tanti provvedimenti, ordinanze, circolari da scrivere e da applicare, tante procedure da attivare a garanzia della sicurezza di alunni e personale, tanta attenzione richiesta a tutti coloro che si occupano di scuola perché il tempo delle parole è finito inizia il tempo -e come si sa questo per default è sempre poco!- del fare ... del fare adesso, è il tempo del fare subito e ... bene! (esseci)

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