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Nel corso della pandemia, le regioni hanno deciso periodi più o meno lunghi di didattica a distanza. Le più penalizzate sono proprio le aree più deboli. Si accentuano così le già forti disparità territoriali nei livelli di apprendimento degli studenti.
Nell'articolo edito su lavoce.info Silvia Duranti, Claudia Ferretti, Giada Garbini e Patrizia Lattarulo registrano quanto, nelle maglie della misura di classificazione a colori della diffusione della pandemia, ha trovato spazio l’intervento delle regioni e quali sono state le conseguenze di tale scelta. In particolare, l’autonomia regionale si è espressa in tutti e tre i livelli scolastici, nel periodo tra novembre 2020 e aprile 2021, per ridursi diffusamente dopo questa data, anche in concomitanza con l’insediamento del nuovo governo.
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