Dalle pagine di Repubblica del 7 maggio 2020 leggiamo la testimonianza di Sonia "Sono un'insegnante che dal 5 marzo è a casa a lavorare al pc per almeno 8 ore al giorno, ma questo non sarebbe nulla. Ho una figlia disabile di 19 anni affetta da una sindrome
rara, la Sindrome di Angelman, e un figlio di 14 anni (che in questo periodo è dovuto diventare trasparente perché tutte le forze sono incentrate per seguire la sorella, e non è ovviamente giusto). La malattia di mia figlia è rara e colpisce 1 bambino ogni 15.000 nati
vivi. I ragazzi con questa patologia hanno un grave ritardo cognitivo, raggiungono i 3 anni di età mentale, non parlano, hanno problemi epilettici e del sonno e problemi di ipotonia muscolare. Sono ragazzi che dipenderanno per sempre da una persona, sono bambini di 2 anni imprigionati nel corpo di un adulto".
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