![](https://static.wixstatic.com/media/ee1209_0de99e6585454429be1cac0e2cec66ff~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_1009,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_auto/ee1209_0de99e6585454429be1cac0e2cec66ff~mv2.jpg)
"Più volte in questi anni parlando di innovazione e didattica ho constatato che tutte le idee di scuola divergenti dalla prassi in Italia mirano a rompere coerenza e fissità del rapporto tra • classe come “leva”, data dalla nascita nello stesso anno • aula come spazio fisico • tempo inteso come organizzazione oraria dei monte ore • curricolo inteso come progressione di competenze e contenuti, anche in relazione alla valutazione come feedback"
Daniele Barca, dirigente scolastico a Modena argomenta sulle pagine web "PavoneRisorse - gessetti colorati" su "Le soluzioni per un eventuale rientro a scuola a settembre impattano inevitabilmente sui primi tre; l’aula nel suo assetto e nella sua gestione (distanziamento, sanificazioni, turni, ecc.), la composizione della classe (smembrata l’unità-classe), i tempi (diminuzione del monte ore, alternare presenza-distanza, turni, ecc.). Rimodulare i tre aspetti significa farlo in coerenza e non rende immune il quarto, il curricolo, come sta succedendo oggi nella didattica a distanza dove si essenzializzano anche i contenuti privilegiando e introducendo competenze che hanno a che fare con la vita. E, probabilmente ne introduce un altro, che può fungere da collante e fil rouge: l’apprendimento a distanza tramite internet. L’idea di un sistema di istruzione misto, ibrido, aggiunge quest’altra variabile, ma cambia anche le regole del gioco."
articoli correlati
Comments