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I “TEST ORWELL”: così l'università ci spia fino ....

Immagine del redattore: direttoredirettore

"Il teleschermo riceveva e trasmetteva simultaneamente. Ogni suono che Winston emetteva sopra la soglia di un lievissimo sussurro, veniva captato; inoltre, finché restava nel campo visivo controllato dalla piastra metallica, poteva essere visto e ascoltato. Naturalmente non c’era modo di sapere se si era osservati in un dato momento”.

La distopia con cui si apre 1984 di George Orwell è spesso ritenuta un’iperbole.

Di recente ho appreso che colleghi della mia università usano un software molto particolare per risolvere il problema che si pone ormai a tutti i livelli

dell’istruzione: come esaminare uno studente a distanza sincerandosi che non imbrogli (libri squadernati attorno al pc, post-it sul muro, pdf di appunti a mezzo schermo, browser per googlare le domande, mamme nascoste che mimano le risposte, smartphone che risolvono in tempo reale etc.). Nel caso degli esami universitari, poi, come sincerarsi che la persona nello schermo sia effettivamente il candidato che si è iscritto?


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