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Il domani sta nella capacità di abitare la quotidianità

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"Immaginare Milano al tempo della ripresa non può non infliggere - anche soltanto l'atto dell'immaginare un filo di dolore. Le formule che adoperiamo finiscono in amarezza. Andrà tutto bene? Chi ce la farà? Sento dire: chi avrà la forza di cambiare, di voltare pagina: chi si saprà rinnovare, perché niente sarà come prima." inizia con queste parole al riflessione di Luca Doninelli, scrittore, sulla città che ama, Milano, quella Milano che mostra la sua "vera natura" che "sta nei suoi lunedì, sta nella quotidianità."

Queste riflessioni le prendiamo come spunto e ce le ri-proponiamo per ragionare sulla scuola, di come sarà e di come riprenderà, su quella scuola di settembre 2020 che al ministero stanno preparando e "se il progetto vincente sarà buono si ripartirà, se non sarà buono (...) perderemo altro tempo".

La scuola non si è fermata, ha proseguito con offerte interne ( i docenti e la didattica a distanza) ed esterne (la programmazione televisiva indirizzata alle diverse età, esame di maturità compreso). La scuola ha parlato: docenti, studenti, genitori, amministratori pubblici e di enti paritari hanno espresso considerazioni, fatto osservazioni, critiche. richieste, ... un patrimonio di voci che si devono, quanto meno, ascoltare, al di là di farne bandiere!

I veri esiti della scuola, dell'educazione, della formazione non si vedono immediatamente, non sono descritti nella pagelle, ogni alunno e molto di più dei voti che ottiene, è ... una persona in crescita ci vogliono anni per vedere gli effetti dell'interazione educativa che abbiamo saputo sviluppare, ... allora forse è il caso veramente "non solo di ricostruire meglio di prima, ma di riprogettare in modo diverso", di viversi pienamente e diffusamente come comunità, come comunità che educa e che nell'educarsi vicendevolmente cresce. (esseci)



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