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Infanzia: la fase 2 e 3 deve imparare il "ma anche"

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La riapertura dei servizi educativi per l’infanzia, delle scuole e dei servizi socio-educativi in condizioni di sicurezza sanitaria pone senza dubbio complessi problemi organizzativi, di utilizzo dello spazio e di personale, così come di attività effettuabili.

La definizione di uno specifico Protocollo nazionale di salute e sicurezza attraverso una cabina di regia che coinvolga Istituzioni e parti sociali, assume l’emergenza sanitaria come uno stimolo per ripensare organizzazioni spaziali e modalità didattiche.


"Tutti noi siamo preoccupati di evitare una ripresa della epidemia. Riteniamo, tuttavia, che talune preoccupazioni che spingono a ritardare l’apertura dei servizi per l’infanzia e le scuole non tengono in conto i rischi per la salute fisica e psichica di bambini e ragazzi e i loro diritti. Occorre affrontare contestualmente tutti questi temi", scrive l’Alleanza per l’Infanzia che il 30 aprile, con un articolato comunicato-documento, ha presentato la road map per la fase 2 e 3.

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