![](https://static.wixstatic.com/media/ee1209_4944b79ee9c84cc3a5922edd94b1c3cc~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_653,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_auto/ee1209_4944b79ee9c84cc3a5922edd94b1c3cc~mv2.jpg)
La riapertura dei servizi educativi per l’infanzia, delle scuole e dei servizi socio-educativi in condizioni di sicurezza sanitaria pone senza dubbio complessi problemi organizzativi, di utilizzo dello spazio e di personale, così come di attività effettuabili.
La definizione di uno specifico Protocollo nazionale di salute e sicurezza attraverso una cabina di regia che coinvolga Istituzioni e parti sociali, assume l’emergenza sanitaria come uno stimolo per ripensare organizzazioni spaziali e modalità didattiche.
"Tutti noi siamo preoccupati di evitare una ripresa della epidemia. Riteniamo, tuttavia, che talune preoccupazioni che spingono a ritardare l’apertura dei servizi per l’infanzia e le scuole non tengono in conto i rischi per la salute fisica e psichica di bambini e ragazzi e i loro diritti. Occorre affrontare contestualmente tutti questi temi", scrive l’Alleanza per l’Infanzia che il 30 aprile, con un articolato comunicato-documento, ha presentato la road map per la fase 2 e 3.
Comments