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Parlando di ripresa a settembre delle lezioni a scuola la priorità sembra essere, unicamente, quella di tenere ragazzi e bambini a distanza e di fargli lavare le mani.
Alfonso Femia, architetto, osserva che "non emergono riflessioni specifiche sui luoghi e gli spazi fisici, fondamentali soprattutto nello stato attuale di stress sanitario che ha imposto la distorsione della socializzazione, per molti mesi affidata esclusivamente al digitale."
Nella sua riflessione e proposta il senso dell'abitare funzionalmente il territorio in quanto "la cosa più importante è creare relazione tra la scuola e il quartiere, attraverso posizioni e percorsi protetti che consentano un’interazione tra gli studenti e i luoghi limitrofi, questa è la sfida da affrontare e il vero traguardo da raggiungere"
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