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Nasce il liceo della transizione ecologica e digitale

Immagine del redattore: direttoredirettore

Durerà quattro anni invece di cinque: ecco le materie, il confronto con il modello tradizionale, gli istituti che partecipano alla sperimentazione e come iscriversi Il liceo della Transizione Ecologica e Digitale (TED) durerà quattro anni invece dei cinque canonici.

A scuola di transizione ecologica e digitale. Per i giovani della generazione di Greta Thunberg non è un sogno. Sono diciotto i licei italiani in cui i ragazzi studieranno big data e robotica ma anche logica, retorica, geopolitica, astrofisica, impronta carbonica, ecologia e beni comuni. Il tutto in quattro anni, uno in meno del tradizionale quinquennio del liceo, per uniformarsi alla media europea delle scuole superiori ed entrare all’università con la maggiore età.

Il progetto

L’acronimo è Ted (Liceo della transizione ecologica e digitale) e la sperimentazione partirà a settembre, ma le pre-iscrizioni chiudono il 28 gennaio. La regia è del ministero della Pubblica istruzione, con il supporto del consorzio Elis, ente non profit che avvia al lavoro ogni anno 2.500 giovani, e di Snam.

Il percorso vuole essere attraente traendo spunto dalla stretta attualità. “Sostenibilità e transizione ecologica sono temi centrali della nuova scuola che stiamo costruendo - ha affermato il ministro Patrizio Bianchi -. Così come è fondamentale il ruolo delle discipline Stem [Science, technology, engineering, mathematics, ndr]”, centrali nel programma. Tra gli obiettivi dichiarati, l’equilibrio di genere, che negli istituti scientifici è ancora lontano.

Un progetto innovativo

L’impostazione è decisamente innovativa per la scuola italiana, almeno per come siamo abituati a conoscerla. Ricorda, piuttosto, quella dei college americani, un misto di teoria e concretezza condito da laboratori, campi estivi e attività di gruppo.

Abbiamo provato a confrontare il nuovo curriculum con un indirizzo simile offerto da un istituto che li prevede entrambi. Per il paragone, abbiamo preso in considerazione il programma del Liceo scientifico opzione Scienze applicate dell’Iti lsa Cartesio di Cinisello Balsamo, nel Milanese: si tratta di un percorso innovativo che prende spunto dallo “scientifico”, ma che in questo contesto chiameremo tradizionale per comodità di esposizione.

Prima cosa: il Ted compensa l’anno in meno con ritmi alti, da subito. Trentatré ore a settimana, per quattro anni: al liceo tradizionale si resta sui banchi ventisette ore al biennio, che salgono a trenta nel triennio conclusivo. Strano per un percorso liceale, ma in molti istituti tecnici la tabella di marcia è anche più serrata. C’è più inglese (quattro ore contro tre, con un corso tenuto in lingua sin dal primo anno) e informatica (tre ore contro due), certo. Ma la differenza sostanziale sta nel taglio delle materie. Scorrendo i nomi dei corsi del Ted si intravede l’impronta aziendale e quella dei quattro atenei partner: Bocconi, Politecnico di Milano, Università di Roma Tor Vergata e Università degli Studi di Padova. Inclusi nel curriculum laboratori settimanali, campi estivi e un periodo da uno a tre mesi da trascorrere all’estero per esperienze di studio o volontariato. “Le imprese del consorzio Elis saranno considerate una sorta di ‘scuola estesa’", aggiunge l’istituto milanese. Parteciperanno con gli studenti alla realizzazione di progetti a tema, ad esempio sull’impronta carbonica. Possibile anche effettuare stage. Alcune lezioni, infine, saranno tenute in streaming in contemporanea per tutti gli istituti che partecipano alla sperimentazione: si tratta di quelle tenute da docenti aziendali di particolare esperienza o provenienti dal mondo universitario.

Cos'è meglio?

I critici parleranno di svilimento della cultura e ingresso delle aziende nel sistema scolastico. Gli entusiasti punteranno sul programma innovativo e in linea con i tempi, che consentirà da subito agli studenti di rispondere alla domanda delle domande: quella sul futuro. La verità è che si tratta di una sperimentazione. Per le valutazioni è necessario attendere.

È evidente che il Ted presuppone ottime competenze di base (non sempre raggiunte alle scuole medie) e una discreta disponibilità economica (ma sono previste borse di studio): propone, però, e questa è la sua fascinazione, un modello più attento ai cambiamenti globali e alle dinamiche dell’economia, fondamentali per capire il mondo degli anni Venti e viverlo da protagonisti. Si perde un anno di adolescenza per entrare in fretta nel mondo del lavoro. Facile immaginare che il nuovo percorso verrà scelto da chi vuole tenere il passo dei coetanei europei, che si laureano a ventuno anni e già a trenta ricoprono posizioni senior in azienda.

Funzionerà? Altrove lo fa. Per l'Italia si tratta di una scommessa che ci allontana dalla tradizione. Le statistiche hanno il loro peso: se il numero di laureati non aumenta e ci pone agli ultimi posti nel continente, la scelta dei governi è sempre stata quella di modificare i percorsi. Da vent'anni le riforme dell'istruzione, stratificate e talvolta contraddittorie, provano a tenere il passo della modernità. Ma tecnologia, globalizzazione e cambiamenti climatici sono avversari ostici.


Gli istituti che partecipano alla sperimentazione --> scarica l'elenco


(da www.wired.it)

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