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"L’interesse per le competenze non cognitive, sinteticamente etichettate soft skills, è venuto crescendo negli anni, muovendo da punti di vista diversi: l’ISFOL, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’OCSE in diverso modo hanno infatti
affrontato questo tema."
Così l'incipit dell'articolo, firmato da Anna Maria Ajello (già Professoressa Ordinaria di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione alla Sapienza Università di Roma e presidente INVALSI fino al 2021), con il quale porta l'attenzione su alcuni aspetti che riguardano più direttamente l’intervento educativo a scuola, visto che si finisce per attribuire ai docenti il compito di far acquisire agli studenti questo ulteriore tipo di competenze.
Leggi l'articolo (pubblicato sulle pagine on-line di educationduepuntozero.it il 14 dicembre 2022)
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