![](https://static.wixstatic.com/media/ee1209_20987b59062d45ef830e367f6e658d1f~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_490,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_auto/ee1209_20987b59062d45ef830e367f6e658d1f~mv2.jpg)
All'inizio di questo "nuovo e diverso" anno scolastico la domanda più frequente che ogni insegnante si pone non è su questioni tecniche (banchi, mascherine, gel, finestre aperte, entrate/uscite, ...) ma sul come si fa scuola.
Così iniziano queste prime giornate, con interrogativi come quello rivolto all'insegnante/autore Marco Balzano "Qual è il punto di forza della scuola italiana?" o quella che si pone Alessandro D'Avenia "Che cosa mi dà (dona) questa crisi?"
La scuola non è solo un contenitore, mettersi in crisi vuol dire, anche, saper stare/lavorare sulle parole, riflettere e costruire sulle stesse, provare il gusto di ritrovare e ridare, nella situazione data, un senso al fare di ogni giorno di ogni insegnante, di ogni alunno e studente.
Leggi
> "Le parole per ripartire. Intervista a Marco Balzano" (La classe non è acqua - 2 settembre 2010)
> "Crisi di nervi" Alessandro D'Avenia (Corriere della Sera/Ultimo Banco -14 settembre 2020)
Comments