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Per una didattica oltre le barriere

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"Se per didattica a distanza oggi intendiamo un modo di usare la

rete per assegnare e correggere i compiti a casa e non, come dovremmo, quel corpo di teorie, di metodi e di esperienze che va

sotto il nome di 'distance education' (DE), allora il rischio che si produca un notevole abbassamento della qualità pedagogica della proposta formativa è molto alto."

La citazione è tratta dall'articolo di Luciano Cecconi (Docente di Pedagogia sperimentale presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Direttore del DELAC (Digital Education and Learning Analytics Center), pubblicato su www.educationduepuntozero.it (8 aprile 2020). L'autore fa un excursus sulla didattica a distanza e affronta la questione della contrapposizione tra didattica in presenza e didattica a distanza. "La questione che si pone oggi, e che a maggior ragione si porrà domani, non è scegliere tra didattica a distanza e didattica in presenza: nessuna persona sana di mente può sostenerlo. L’esperienza ha dimostrato che c’è una buona didattica a distanza e una pessima didattica a distanza e che lo stesso vale per la didattica in presenza."


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