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Da qualche settimana si sta portando l'attenzione, oltre che per l'appuntamento degli esami finali del primo ciclo e di maturità, anche sulle modalità per permettere una graduale ripresa delle attività educative e scolastiche in parallelo all'attenuazione del lockdown e al graduale rientro al lavoro dei genitori.
Occorre, giustamente, affrontare la conciliazione dei tempi di vita-lavoro degli adulti ma anche dei piccoli/ragazzi (studenti) per i quali "l'andare a scuola" è il loro lavoro. Dobbiamo chiederci se siamo impegnati a garantire a/per tutti la conciliazione dei diversi tempi di vita-lavoro-svago?
Come regoliamo, per tutti, telelavoro e lavoro agile (smart working) che hanno caratteristiche e regolamentazioni diverse e prevedono il diritto alla disconnessione? A proposito una specifica domanda che richiede una risposta puntuale: la Didattica a Distanza, sia per i docenti che per gli alunni, in quale delle due fattispecie contrattuali rientra ?
L'ufficio, la sede di lavoro o l'aula sono una cosa, un ambiente definito e strutturato per lo scopo lavorativo previsto. La propria casa "adattata a/adattata per" è, invece, per tutti, una cosa ben diversa!
Occorre da subito parlare di riapertura delle scuole, di ripresa delle lezioni andando, però, oltre a quello di cui si è fatta esperienza sino al gennaio scorso:
la mia scuola (come genitore o docente o alunno),
la mia classe,
i miei colleghi,
i miei compagni,
i miei orari,
i "miei" ... (tante altre cose, ancora).
Parlare di scuola vuol dire fare i conti con variabili che giocoforza si connettono e che, di conseguenza, devono, essere prese in considerazione singolarmente e nella loro interdipendenza.
Il "riaprire le scuole" richiede di riorganizzare il luogo (città o paese che sia) in cui "la mia scuola" si trova.
Un proverbio africano dice “Ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino”. Ecco è proprio questo il compito che dobbiamo con ragionevolezza e compostezza affrontare: essere il "villaggio", meglio essere la "comunità corresponsabile".
Partiamo dai dati.
Quanto è il personale impegnato giornalmente per garantire il servizio scuola? Qual è la loro età? Quanti alunni entrano negli edifici scolastici? Come sono distribuiti nelle classi? Quali sono gli spazi a disposizione negli edifici scolastici (qualcuno parlava di "usare i cortili delle scuole!!!)? Gli edifici scolastici come si raggiungono?
I dati aggregati a livello nazionale evidenziano grandi cifre e la frantumazione del macro numero nelle singole realtà territoriali, non diminuisce il problema e richiede, quindi, grande attenzione nella ricerca delle soluzioni appropriate e adeguate.
Non si può prescindere dal necessario raccordo dei tempi del territorio, dei tempi/turni di lavoro degli adulti, della mobilità/trasporti (pubblici e privati) per raggiungere le sedi scolastiche, per gli studenti delle superiori, dei trasporti e dei servizi per i disabili, della sicurezza e sanificazione degli ambienti della scuola, della regolamentazione delle entrate/uscite ma anche delle modalità per muoversi all'interno degli edifici (si sa sono bambini, sono ragazzi, ... e si muovono!) e, non da ultimo, dello stato della tecnologia e della banda larga, da potenziare e assicurare nelle diverse aree del Paese, per garantire la didattica a distanza insieme ad azioni concrete e attività per non discriminare le fasce deboli e per affrontare povertà o provvisorietà educative.
Gli studi di gestione e (ri)organizzazione dei servizi scolastici predisposti dal Politecnico di Milano, dal Politecnico di Torino, dalle Organizzazioni sindacali di settore, sono interessanti contributi cui, in un rinnovato patto territoriale, le figure a diverso titolo responsabilmente coinvolte per il servizio scolastico e formativo, possono attingere per essere pronti a riprendere in sicurezza le attività in presenza secondo le specificità di ogni scuola. (esseci)
>>> qui trovi:"
dati nazionali e di una regione tra le più colpite dal covid-19 (elaborazioni a cura di esseci su open data MIUR (2017-2019)
analisi di un team di ingegneri del Politecnico di Milano (Corriere della Sera 26-04-2020)
"Priorità per la scuola in vista della ripartenza" (documento CISL-CISL Scuola del 18 aprile 2020)
"RI-COMINCIARE Un piano strategico per il rientro a scuola" (documento CISL Scuola del 2 maggio 2020)
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