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Il rientro in aula degli studenti e l’adozione del necessario distanziamento fisico rappresentano la principale criticità tra le misure proposte nel documento tecnico sull'ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico.
Le ricadute applicative riguardano:
l'organizzazione del tempo scuola,
le dotazioni organiche del personale docente e ATA,
l'organizzazione dello spazio aula (quanto avevamo pensato, fino a qualche mese fa, per la disposizione dei banchi in relazione all'attività!),
le attività educative e di assistenza rivolte agli alunni con disabilità,
l'uso degli spazi comuni (palestre, mense, corridoi, cortili, ...)
Ogni edificio scolastico (o destinato a scuola) ha una sua storia e richiederà interventi specifici, anche strutturali, per l'adeguamento alle disposizioni che assicurino, in massima sicurezza, il diritto allo studio.
Il “modo di fare scuola” dovrà essere riprogettato rispetto all’età degli alunni, ai tempi della città e ai tempi di vita-lavoro delle famiglie: sulla base di specifici accordi che coinvolgano le diverse realtà presenti nel territorio dovranno trovare risposte ragionevoli e di buon senso perché alunni, docenti e personale scolastico rientrare in una scuola che non sia ... solo frontale!
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