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La didattica a distanza (Dad) è stata una grande sfida per la scuola pubblica italiana, che ha dovuto
compiere in pochi mesi un notevole aggiornamento tecnologico, sia dal punto di vista dei sistemi
informatici che da un punto di vista del modo di insegnare.
Se da questo punto di vista sono stati fatti enormi passi avanti, lo stesso non si può dire per le questioni giuridiche e di trasparenza legate all’utilizzo delle piattaforme informatiche e Irene Dominioni su "Linkiesta" del 1 giugno 2020 segnala che c'è un rischio per la privacy e per la trasparenza nel trattamento dei dati personali perché sono state accantonate in modo frettoloso una serie di questioni giuridiche importanti e delicate.
A settembre saremo pronti?
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