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Molti si dimenticano che
non basta accontentarsi di
«cosa» l’allievo impara,
è importante anche «come» lo
impara: la sola trasmissione di
nozioni lo depaupera di un
vissuto educativo che va preservato.
(...) una scuola tutta virtualizzata è una scuola viralizzata: colpita nel suo organismo. Insomma, le modalità virtuali dell’emergenza hanno un carattere suppletivo e temporaneo, potranno anche rimanere poi in qualche forma particolare, subordinata e sussidiaria (come avviene nei corsi universitari): ma la scuola è comunità in presenza, è familiarità concreta,
è didattica a km zero.
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