Raffaele Iosa, in un post della sua pagina facebook dell'11-11-2020, propone una interessante riflessione prendendo spunto dal termine "sindemia".
"Parola nuova, a me sconosciuta fin a ieri, che intende appunto gli effetti letali di una infezione che si “aggiunge” e accelera processi patologici già in atto".
Un concetto, secondo l'autore del post, che si può riprendere anche in campo pedagogico "per analogia scientifica, sul tema di cui mi occupo da molti anni: quelle dei nostri alunni con disabilità. Domina da tempo una visione solo sintomatologica dei comportamenti, siglata e racchiusa in codici, sigle, scale di gravità. La centralità parossistica del “sintomo”restringe la persona in ghetti interpretativi che non comprendono l’insieme (olitstico) di ogni individuo, ma lo spezzettano in sintomi e quindi in specifiche cure."
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