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Proponiamo due piste di riflessioni sul tema del "lavoro agile" trovate nel web:
dalla pagina facebook dell'amico Valerio Talamo (esperto di relazioni sindacali) che ritiene possibile ripartire dallo smart-working a condizione che ...
dalle pagineweb de "Linkiesta" con l'articolo di Matteo Paradisi che, tra l'altro, sostiene "La rivoluzione tecnologica, però, non è mai neutra, e a fronte di tanti beneficiari qualcuno rischia di pagare un conto salato. Per capire chi, vanno per prima cosa individuati i lavoratori resi meno indispensabili dalla nuova tecnologia. Un esempio sono i lavoratori nei settori dell’istruzione di alto livello e della formazione: una migrazione della didattica su piattaforme virtuali favorisce l’accesso a lezioni prima inaccessibili a molti, riducendo la domanda per la didattica di qualità inferiore tenuta per ora in vita da una maggiore accessibilità".
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