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Roberto Contessi, professore di storia e filosofia e dottore di ricerca, nell'introduzione del saggio con il titolo “Scuola di classe”. (Laterza, 2016) spiegava il senso della sua ricerca:
“Se la scuola rappresenta un tempo denso di storie, che spesso affondano come detriti, il compito che mi sono prefisso è quello di farle riemergere e dare conto di modi, buone pratiche oppure cattive abitudini. Il tempo scuola non è quasi mai in grado di colmare le diseguaglianze di partenza, e si limita, così, a certificarle”.
Il 26 ottobre 2020 il Corriere della Sera propone un suo intervento dal titolo "Non è la didattica digitale che crea diseguaglianze, è la scuola in presenza che non le sa colmare" continua la sua riflessione sulla questione della diseguaglianza, "quella che mi sta più a cuore".
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