![](https://static.wixstatic.com/media/ee1209_94cf4e4cce4844b5a588eb278a5d63e8~mv2.jpg/v1/fill/w_980,h_554,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_auto/ee1209_94cf4e4cce4844b5a588eb278a5d63e8~mv2.jpg)
L’emergenza epidemiologica è entrata nelle nostre vite in modo dirompente, sconvolgendo
repentinamente le più normali abitudini relazionali, sociali e professionali. Nella narrazione
televisiva delle prime fasi, il Covid-19 sembrava un problema assai distante, per certi versi intangibile, e che abbiamo appreso attraverso le immagini provenienti da una Cina isolata, dalle strade deserte, alle prese con la costruzione di strutture ospedaliere immense in pochi giorni.
Poi un’accelerazione: il virus tocca l’Italia, ma sembra essere ancora qualcosa di circoscritto ad una piccola zona geografica; nel giro di qualche settimana, il governo mette in atto una serie di provvedimenti restrittivi per il contenimento dell’epidemia che, nel frattempo, assume le proporzioni di una pandemia.
Comments