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"Per la prima volta nel corso della storia l’intero universo è stato convocato, dal virus, ad abbandonare l’immediatezza delle nostre occupazioni, dei nostri progetti lavorativi, delle nostre aspirazioni e a mettere sotto una lente di ingrandimento le angolature che consideravamo più scontate e acquisite dei nostri rapporti affettivi, amicali, per ridefinirli in un tempo sospeso, senza che l’ieri e l’oggi e persino il domani siano elementi in grado di dettare l’agenda. C’è una novità che ci inchioda a vivere il reale come fino a ieri non avremmo potuto e saputo viverlo."
>>> vai all'intervista del professor Adolfo Ceretti, docente di Criminologia all’Università di Milano-Bicocca per il sito www.it.clonline.org
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