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Valutazione? Cosa possiamo aspettarci?

Immagine del redattore: direttoredirettore

Siamo in attesa della pubblicazione di dispositivi da parte del Ministero.

Qualche giorno fa le bozze delle Ordinanze con le indicazioni per lo svolgimento degli Esami di Stato del primo e del secondo ciclo e per la valutazione finale degli alunni, che tengono conto di quanto previsto dal decreto scuola, approvato ad aprile, e dell’emergenza coronavirus, sono state presentate alle Organizzazioni Sindacali (6-5-2020) e al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (7-5-2020) per il necessario parere prima della loro pubblicazione.


Nel frattempo sui social media sono aumentati i post in merito alla valutazione e agli esami che concluderanno questo anno scolastico per gran parte svolto all’insegna della distanza in termini di partecipazione e interazione.

Nella piazza virtuale è possibile raccogliere bisbiglii e voci, diversi i toni, ma contenuto e preoccupazioni identici.

Sono voci di associazioni, di rappresentanti di partito, di insegnanti, di genitori, di studenti. Sono voci di chi la scuola la fa e di chi da qualche tempo “la vede” (la trasparenza della DaD!). Sono voci di chi la scuola la segue da dietro il rettangolino nero (muto e oscurato) dell’aula virtuale ma è sempre vigile alla chiamata in causa e a rispondere.

Sono voci di chi abita una scuola che si è così diffusa tanto da entrare in tutti gli angoli delle case, una scuola che coinvolge le persone presenti (se si lasciano coinvolgere) nonostante le loro età, una scuola che ha accettato (magari inconsapevolmente) di essere controllata da remoto da ognuno che vi abiti, voci di una scuola dove l’insegnamento è andato ben oltre la normale relazione alunno/docente.

È cambiato un po’ tutto in questi tempi: le code in ogni luogo, composte e rispettose delle distanze, le visite mediche su prenotazione e le prescrizioni on-line dei farmaci abituali, la DaD, il distanziamento fisico e (ahimè) quello sociale che si paventa anche in talune ipotesi di prossima riapertura delle strutture scolastiche, … tutto e altro ancora, ma la scuola è chiamata (regolarmente) a chiudere l’anno scolastico, a dire chi è promosso e chi è bocciato, maturo o no, e si prova a inventare qualcosa che è un po’ come la toppa sul vestito rotto (maturo con debiti da recuperare non si sa dove e quando) una toppa che non fa altro che evidenziare che il buco -l’impreparazione e l’improvvisazione- c’è ed è proprio brutto!

Oggi, 10 maggio, tra i tanti post troviamo la dichiarazione del responsabile scuola della segreteria del PD, che notifica l’emendamento (a prima firma Verducci) che accoglie la richiesta sulla valutazione avanzata da diverse associazioni professionali di vario orientamento (MCE, CIDI, Aimc, ADI, Cemea, Andis, Legambiente …)

Oggi, tra i tanti post rileggiamo lettere di insegnanti, di studenti, come queste

Sono voci, posizioni, richieste diverse, contrapposte, … segnali che questo tempo ci rimanda e … intanto rimaniamo in attesa del parere del CSPI, dell’approvazione del decreto scuola, della firma delle ordinanze da parte del ministro …

Rimaniamo in attesa ... della volontà di riprendere in mano completamente la “questione valutazione” degli apprendimenti, delle competenze, del comportamento … e, perché no, della scuola. (esseci)

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